Su indicazione del sindaco Matilde Celentano, la Polizia Locale sta continuando l’attività, sul territorio di Latina, volta alla prevenzione e al monitoraggio di fenomeni di degrado urbano.
Gli agenti, diretti dal vice comandante Sabrina Brancato, nel pomeriggio e nella serata di ieri si sono concentrati nelle principali vie e piazze del centro cittadino, dove nei giorni scorsi si sono verificati episodi di violenza, e nella zona di Villaggio Trieste, in seguito a svariate segnalazioni ricevute dai cittadini.
“In zona piazzale Trieste – afferma Brancato – sono state identificate due persone che si stavano intrattenendo al di sopra del monumento e sono state quindi allontanate. In via Ezio, invece, sono state identificate dieci persone di nazionalità nordafricana che si stavano intrattenendo al buio e a terra, all’interno dell’area verde. Le stesse persone, dopo il controllo, si sono allontanate spontaneamente”.
Il controllo è proseguito nell’area del centro città, in particolare in piazza San Marco, in via Pisacane e in corso della Repubblica, dove gli agenti non hanno constatato alcun fenomeno di degrado urbano, e in piazza Santa Maria Goretti, nel quartiere Nicolosi, in zona autolinee e in via Don Morosini dove invece sono state identificate persone che dormivano sulle panchine o sotto le pensiline degli autobus. Contestualmente alle attività di controllo della Polizia Locale, personale appartenente all’Azienda ABC ha provveduto alla rimozione, quindi alla pulizia degli spazi oggetto delle attività.
“Come chiarito già durante le precedenti attività della Polizia Locale – dichiara l’assessore Michele Nasso – il lavoro degli agenti è di diversa entità rispetto a quello dei Servizi sociali che, con ognuna delle persone identificate, ha avviato già da tempo un dialogo volto all’ascolto e a trovare la soluzione migliore. In seguito all’intervento del Pronto Intervento Sociale alcune delle persone individuate nella giornata di ieri, ad esempio, hanno accettato il trasferimento presso il dormitorio di via Villafranca dove, ricordo, ci sono posti disponibili per dormire. Altri, che al momento rifiutano trasferimenti, sono in costante contatto con i Servizi sociali che si occuperanno di trovare la soluzione migliore”.
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