L’Orchestra Filarmonica Campana, diretta dal Maestro Giulio Marazia, si esibirà in Cappella Palatina, alla Reggia di Caserta, in tre date, con tre concerti a tema.

Nel bicentenario della nascita di Anton Bruckner, la Reggia di Caserta propone in suo omaggio l’esecuzione di una delle sinfonie più conosciute del suo repertorio: la quarta, un inno alla pace, all’armonia, al divino, alla contemplazione, in cui l’uomo di oggi può identificarsi. Bruckner è uno di quei compositori che si ama o si odia.

La sua sensibilità e la sua religiosità lo portarono a creare una musica in cui si respira il desiderio e l’amore per la pace, la contemplazione, l’armonia degli uomini e del mondo. Per molti, la sua musica è un grande inno alla divinità, sincero e passionato. A certi ascoltatori tutto ciò suona anacronistico, naif, fuori dalla realtà. A molti altri, invece, risulta gradevole, forse perché offre un rifugio dalle ansie, dallo stress, dalla bruttezza della realtà e dell’esperienza quotidiana. In tempi tanto caotici e sgradevoli, il bucolico Bruckner può insomma apparire moderno e attuale. La personale visione della natura da parte dell’autore impregna l’intera Sinfonia che si discosta però dalla celebre Pastorale di Beethoven, alla quale viene spesso accostata, per il particolare carattere appunto romantico (come lo stesso Bruckner la definisce), tendente ad una silenziosa e solitaria contemplazione del mondo. Dirige il maestro Giulio Marazia.

Ecco i programmi, con note a cura di Ennio Melchiorre:

CONTEMPLAZIONE – 08.12.2024

Nel bicentenario della nascita di Anton Bruckner, proponiamo il nostro omaggio con l’esecuzione di una delle sinfonie più conosciute del suo repertorio: la quarta, un inno alla pace, all’armonia, al divino, alla contemplazione, in cui l’uomo di oggi può identificarsi. Bruckner è uno di quei compositori che si ama o si odia. La sua sensibilità e la sua religiosità lo portarono a creare una musica in cui si respira il desiderio e l’amore per la pace, la contemplazione, l’armonia degli uomini e del mondo. Per molti, la sua musica è un grande inno alla divinità, sincero e passionato. A certi ascoltatori tutto ciò suona anacronistico, naif, fuori dalla realtà. A molti altri, invece, risulta gradevole, forse perché offre un rifugio dalle ansie, dallo stress, dalla bruttezza della realtà e dell’esperienza quotidiana. In tempi tanto caotici e sgradevoli, il bucolico Bruckner può insomma apparire moderno e attuale. La personale visione della natura da parte dell’autore impregna l’intera Sinfonia che si discosta però dalla celebre Pastorale di Beethoven, alla quale viene spesso accostata, per il particolare carattere appunto romantico (come lo stesso Bruckner la definisce), tendente ad una silenziosa e solitaria contemplazione del mondo. Dirige il maestro Giulio Marazia.

 

SOTTILI IDENTITA’ – 09.03.2025

Il concerto “Sottili Identità” segna l’inizio del mandato di direttore ospite principale di Thomas Guggeis, a capo dell’Orchestra Filarmonica Campana. In programma le musiche di Rossini (Sinfonia da “L’Italiana in Algeri”), Mahler (ciclo liederistico “Des Knaben Wunderhorn) e Schubert (Sinfonia n. 6 “La Piccola”). Guggeis valorizzerà nei prossimi anni ulteriormente il repertorio sinfonico dell’orchestra, concentrandosi sui capolavori del 18°, 19° e 20° secolo, comprese le composizioni di Mozart, Beethoven, Mahler, Richard Strauss e molti altri compositori. Giulio Marazia, direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica Campana e artefice di questa autorevole nomina, ha dichiarato: “È con sincero entusiasmo e con orgoglio vivissimo che l’Orchestra Filarmonica Campana dà il benvenuto a Thomas Guggeis, un musicista che abbiamo imparato a conoscere e amare lo scorso anno con l’esecuzione di un memorabile programma che comprendeva composizioni di Mozart, Haydn e Sibelius e che oggi ritorna con un incarico suggestivo che è anche una sfida per il futuro e un’opportunità per il nostro progetto.  Con il suo impegno e la sua creatività garantirà un percorso di crescita e sviluppo che per noi significa non solo avere la possibilità di collaborare con uno dei maggiori talenti in circolazione ma anche intraprendere un cammino imprimendo nuovi stimoli che arricchiscono la nostra vita musicale di idee nuove e diverse”. Thomas Guggeis ha affermato: “E’ una sensazione molto speciale di fare musica qui, in un posto dove non c’è normalmente abitudine all’ascolto di musica classica, sostenendo il lavoro fenomenale di divulgazione culturale sul territorio e approfondimento del repertorio che l’Orchestra Filarmonica Campana porta avanti e che ha anche l’obiettivo di offrire alla gente questo dono, questo regalo che ci fa la musica”.

 

LA SENSUALITA’ – 26.04.2025

In questo concerto si omaggia il compositore francese Maurice Ravel nel 150° anniversario dalla nascita. Il programma prevede l’esecuzione della Pavane pour une infante defunte, il celebre Bolero e il poema per voce e orchestra Sheherazade che sarà interpretato dal soprano Luana Lombardi, completa la serata il Concerto per viola di William Walton interpretato da Luca Improta, sul podio il maestro Giulio Marazia. Ravel, come ebbe a confessare nel suo «Schizzo biografico», fu sempre attratto sin dall’infanzia dal fascino del mondo orientale ed esotico, dagli incantesimi delle storie antiche e favolose che erano particolarmente congeniali alla sua aristocratica sensibilità e gli permettevano di realizzare certe suggestive e preziose risonanze armoniche e strumentali. Sin dal 1898 Ravel fu tentato dai racconti orientali delle «Mille e una notte» e incominciò a musicare un libretto d’opera di Gallard intitolato ugualmente Shéhérazade. L’opera rimase allo stato di abbozzo e l’unica cosa compiuta fu l’ouverture, che l’autore diresse in un concerto nel 1899 alla Société Nationale e poi ritirò perché non gli sembrava molto originale, in quanto in essa era fin troppo evidente l’influenza della musica russa, che a quel tempo era una delle scoperte della cultura francese, come reazione al wagnerismo e ai solenni riti parsifaliani che si celebravano nel tempio di Bayreuth. Alcuni frammenti di questa ouverture furono utilizzati e rielaborati più tardi dal musicista, quando nel 1903 la lettura dei poemi orientali di Tristan Klingsor (dissimulazione wagneriana del nome di Leon Ledere) gli ispirò tre fra le sue liriche migliori raccolte in un poema sinfonico per canto e orchestra dal titolo Shéhérazade, in cui questa volta si avverte l’influenza di Debussy e del suo Pelléas, che era andato in scena la primavera dell’anno precedente e alle cui diverse rappresentazioni aveva assistito con curiosità e ammirazione il giovane Ravel. Il trittico raveliano, formato da Asie, La flûte enchantée e L’indifférent, riprende quasi letteralmente il declamato e la vocalità debussiane avvolte in una sfumata orchestrazione, in cui i timbri hanno un valore determinante per la evocazione dell’atmosfera poetica. Asie è il più debussiano dei poemi e vi si alternano come in un fantastico caleidoscopio immagini diverse del continente orientale: l’orchestrazione si mantiene sempre su sonorità discretamente delicate e solo alla fine del brano si accende ed esplode luminosamente. La flûte enchantée è un canto d’amore espresso dal flauto, la cui melodia è volta per volta languida, triste e gioiosa, tale da richiamare alla mente l’esperienza dell’Après midi d’un faune. L’indifférent è il pezzo più scarno del trittico e immerge l’ascoltatore in un clima di sensualità e di torpore tipicamente orientale, che Ravel riesce a rappresentare con poche ed essenziali linee melodiche, disposte e ordinate secondo la lucida intelligenza cartesiana dell’autore, che forse in questa pagina già mostra la volontà di volersi distaccare dal legame debussiano.

L’orario di inizio concerto è alle 17. L’accesso in Cappella Palatina è previsto 30 minuti prima dell’evento.

La partecipazione all’iniziativa rientra nel costo ordinario del biglietto/abbonamento della Reggia di Caserta. Il biglietto “Serale Appartamenti”, che include la visita agli Appartamenti reali dalle 17, ha un costo di 5 euro.

Le iniziative musicali sono state selezionate dal comitato scientifico del Museo nell’ambito del Bando di Valorizzazione partecipata.

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