L’emergenza legata alla diffusione del coronavirus è ancora drammaticamente in corso, ma quello che purtroppo già appare evidente è la forte ripercussione che avrà sulla società, sull’economia e sui singoli individui. Vi sono diversi modi di vedere in prospettiva l’economia del futuro, eccone alcuni.
GREEN ECONOMY. Ovviamente un economia con un occhio di riguardo in più verso l’ambiente è ciò che dobbiamo prefiggerci per salvaguardare il pianeta, ma anche una sfida difficile. Un’economia basata su energie rinnovabili, mobilità elettrica, bioedilizia, turismo sostenibile, riciclo, ecc. Eppure sono tanti a credere nella green economy, tanto che il 97% degli investitori europei punta su aziende che adottano tecnologie verdi.
SUBSCRIPTION ECONOMY. Oggi non si compra più, ci si abbona! Quasi nessuno compra più un film, ma lo si guarda su Netflix. Quasi nessuno acquista un cd del proprio cantante preferito, ma lo ascolta su Spotify. Il futuro è in abbonamento. Già oggi si stima che l’85% degli europei usufruisca di un servizio in abbonamento.
CIRCULAR ECONOMY. L’economia circolare, permette di riciclare un prodotto, rendendo i materiali riutilizzabili all’infinito. Ciò permetterà di salvare il pianeta e l’economia.
BLUE ECONOMY. La blue economy, ideata da Gunter Pauli, si ispira agli ecosistemi naturali, dove tutto viene riutilizzato e niente viene sprecato. Gunter Pauli sostiene che la blue economy sarà l’unico modo per sfamare i nove miliardi di esseri umani che popoleranno il pianeta nel 2050.
SHARING ECONOMY. La condivisione ci aprirà le porte del futuro. La sharing economy ha rivoluzionato il mondo d’inizio 21esimo secolo. A partire dalla mobilità condivisa, al crowfunding e al coworking.
APP ECONOMY. Ovviamente non poteva mancare un’economia basata sulle applicazioni di smartphone e tablet. In media ciascuno di noi utilizza 35 app, per un giro d’affari enorme.
GIG ECONOMY. Gig vuol dire lavoretto. Ed è proprio di questo che stiamo parlando. Un panorama dove nessuno ha il posto fisso, ma tutti si occupano di fare “lavoretti”. I lavori sono gestiti online ed attraverso specifiche piattaforme. Il posto fisso è sostituito dai freelancer.
Ma su tutte svella la cosiddetta DIGITAL ECONOMY, una rivoluzione digitale a misura di persone. AI, Big Data, IoT: la tecnologia ha trasformato il mondo in cui viviamo, e continua a farlo sempre più velocemente, rendendo realtà ciò che fino a pochi anni fa potevamo solo immaginare. Robot e macchine sempre più intelligenti costringono a chiedersi se ci sia ancora spazio per le persone in una società sempre più digitalizzata. L’idea di Società 5.0, nata in Giappone, coglie queste trasformazioni mettendo le persone al centro del processo di innovazione. Combinando la creatività, l’immaginazione e la flessibilità dell’essere umano con le potenzialità offerte dalla trasformazione digitale, infatti, è possibile generare valore creando soluzioni veramente innovative, in grado di anticipare gli scenari futuri.
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