Il Tavolo istituzionale del CIS Taranto ha approvato la riprogrammazione delle risorse proposta dal ministro Mara Carfagna, in qualità di presidente. Grazie a questa decisione, è stato possibile destinare 42,08 milioni di euro a diversi interventi, che possono essere immediatamente attuati.
“Ha prevalso il pragmatismo e la voglia di non sprecare neppure un centesimo dei fondi disponibili”, ha spiegato il ministro Carfagna. “Le decisioni che abbiamo assunto oggi avranno ricadute occupazionali, infrastrutturali e ambientali importanti e in tempi certi. Abbiamo compiuto, inoltre, una operazione di trasparenza verso i cittadini di Taranto: ora è chiaro a tutti cosa si finanzia e con quali obiettivi”.
Nel dettaglio, 14,2 milioni di euro andranno a integrare l’investimento volto all’insediamento di un cantiere navale del Gruppo Ferretti nell’area ex Yard Belleli: un progetto con una ricaduta occupazionale stimata di circa 200 persone.
Altri 11,6 milioni contribuiranno al programma di riqualificazione delle aree verdi del Comune di Taranto (progetto “Green Belt”), mentre 10 milioni saranno destinati a interventi nei Comuni dell’area tarantina di Statte, Massafra, Crispiano e Montemesola. Ulteriori 2,5 milioni rifinanzieranno il progetto di recupero e valorizzazione turistico-culturale dell’Arsenale, ad opera della Marina Militare, mentre 2,2 milioni serviranno al recupero dell’area ex Cemerad, con l’eliminazione del capannone dopo la rimozione dei fusti radioattivi.
Infine, 1,5 milioni di euro potranno essere impiegati nella progettazione della riqualificazione dell’area ex Torpediniere, che potrà comprendere tra le altre cose anche un Centro multimediale di cultura del mare, in sostituzione – per decisione degli stessi proponenti – della precedente proposta di un “Acquario Green”.
Il Tavolo del Contratto Istituzionale di Sviluppo ha anche approvato i risultati della due diligence realizzata dal RUC (Responsabile Unico del Contratto) Paolo Esposito, direttore dell’Agenzia per la Coesione territoriale. L’analisi ha evidenziato come dei 1.356 milioni che compongono la disponibilità finanziaria del CIS, il 52% è già investito in progetti in corso o conclusi, il 6% in avvio, mentre il 32% è riservato a interventi in fase di progettazione e il 6% per investimenti incagliati. Le decisioni di oggi consentiranno proprio di ‘liberare’ una parte di queste risorse e renderle immediatamente utilizzabili.
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