Al via Soprintendenza speciale Pnrr e nascono 4 nuovi istituti autonomi: il Museo dell’Arte digitale, il parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, il Parco Archeologico di Sepino, la Pinacoteca Nazionale di Siena.
“Un altro passo importante per la riforma del sistema museale nazionale e per l’organizzazione del ministero, che si ristruttura per poter vincere la sfida del recovery”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato la riorganizzazione del Ministero della cultura, già presentata al Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici e alle organizzazioni sindacali. “Con il nuovo Dpcm – prosegue Franceschini – prende il via la Soprintendenza speciale per il PNRR e nascono 4 nuovi istituti autonomi: il Museo dell’Arte digitale, il Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, il Parco archeologico di Sepino e la Pinacoteca Nazionale di Siena. Viene inoltre istituito l’Osservatorio per la parità di genere che avrà il compito di promuovere questa importante istanza negli ambiti di competenza del Ministero. L’amministrazione della Cultura si prepara così a raccogliere le sfide del futuro, a cominciare dalla documentazione e promozione delle nuove espressioni artistiche e dall’impegno per assicurare la massima celerità alla realizzazione delle opere del Recovery plan, garantendo il pieno rispetto del dettato costituzionale riguardo la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale”.
I nuovi 4 istituti autonomi
Con il parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, quello di Sepino, il Museo dell’Arte digitale e la Pinacoteca Nazionale di Siena, salgono a 43 gli istituti coinvolti dalla riforma Franceschini avviata nel 2014, che ha impresso una vera e propria svolta al sistema museale nazionale, portando i visitatori annuali dai circa 41 milioni del periodo pre riforma ai quasi 55 milioni del 2019, ultimo anno prima della pandemia, con una crescita del 34% in 6 anni. Nello stesso periodo gli incassi sono aumentati di quasi l’80%, passando da 135,5 a 242,4 milioni di euro.
Soprattutto, l’autonomia ha consentito ai musei statali di nascere come istituzioni di tutela, educazione e ricerca.
Il parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia comprende la necropoli della Banditaccia, la più estesa dell’area mediterranea, iscritta nel 2004 dall’Unesco nella lista del patrimonio dell’umanità, il Museo archeologico nazionale di Tarquinia, che ha sede nell’antico Palazzo Vitelleschi e conserva tra l’altro il celebre altorilievo dei cavalli alati provenienti dagli scavi dell’Ara della Regina, e la necropoli di Monterozzi, siti che complessivamente hanno registrato oltre 153.000 visitatori nel 2019.
Il parco archeologico di Sepino comprenderà l’omonima area archeologica, con i resti dell’antica città romana sorta nella valle del Tammaro, e il museo della città e del territorio, siti che complessivamente nel 2019 hanno visto oltre 27.000 visitatori.
La Pinacoteca Nazionale di Siena, collocata nel signorile Palazzo Buonsignori e Brigidi, ospita la più importante collezione di dipinti su tavola a fondo oro del Trecento e Quattrocento senese, con capolavori di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti. Nel 2019 il museo ha avuto quasi 10.000 visitatori.
Il Museo dell’Arte Digitale sarà dedicato alla produzione e presentazione di contenuti digitali, svolgendo un ruolo strategico nelle scenario culturale contemporaneo, sempre più digitalizzato, connesso e globalizzato, in cui la stessa nozione di opera e di pubblico va inevitabilmente evolvendo.
Anche in questo caso i direttori dei nuovi quattro istituti autonomi saranno selezionati con un bando internazionale che sarà pubblicato sul sito del ministero nelle prossime settimane.
La soprintendenza speciale per il Recovery
La creazione della Soprintendenza speciale per il PNRR, chiamata a svolgere le funzioni di tutela dei beni culturali e paesaggistici interessati dagli interventi del recovery plan sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale in sede statale o che rientrino nel territorio di almeno due uffici periferici del Ministero. Il direttore ad interim sarà il Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MiC.
L’osservatorio di genere del MiC
L’Osservatorio per la parità di genere, composto da quindici membri, avrà compiti di consulenza e supporto nell’elaborazione e attuazione di politiche per la parità di genere nei settori di competenza del Ministero.
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