Nel porre la massima attenzione alla evoluzione costante della pandemia da COVID-19 e preoccupati delle negative ricadute sull’economia provinciale e, più in generale, nazionale le Associazioni CASARTIGIANI, CLAAI, CONFARTIGIANATO ed UNIMPRESA esprimono la piena disponibilità ad affrontare la straordinaria situazione ed a contribuire alla sua gestione.
In particolare i Presidenti provinciali, Mario Andresano, Gianfranco Ferrigno, Franco Risi e Demetrio Cuzzola, sentiti i rispettivi direttivi ed analizzato le esigenze e le richieste emerse dal costante rapporto con i propri iscritti – che rappresentano complessivamente oltre un terzo delle imprese artigiane e delle PMI operanti attivamente sul territorio provinciale- puntualizzano le criticità emergenti dagli ultimi orientamenti e conseguenti indicazioni degli Organi di Governo nazionale e Regionale. Dai DPCM e dai Decreti Locali sinora emanati si evidenziano dimenticanze che contribuiscono, e non poco, ad un convulso ed affannoso affronto dei prossimi mesi a ridosso delle restrizioni sancite.
Basti pensare al mancato riferimento delle aree rosse (proprio in Campania la Regione ha deliberato sul Comune di Arzano), alla mancata previsione di interventi per la ristorazione senza somministrazione (catering etc.), alla esclusione di fatto dalle provvidenze di tutte le imprese nate nel 2019 o operative dalla fine dello stesso anno, che non possono avere riferimento di periodo di fatturato per il calo subito nel 2020. Ed ancora la mancata differenziazione tra le imprese che producono in Italia e quelle che producono e pagano le tasse in Italia che sono il vero alimentatore del bilancio dello Stato.
Quindi, nello stigmatizzare qualsiasi forma di protesta e di manifestazione violenta, le Associazioni CASARTIGIANI, CLAAI, CONFARTIGIANATO ed UNIMPRESA, in modo congiunto ed unitario, chiedono agli Organi di Governo, nazionale e regionale, di rivedere quanto decretato ed invitano i rispettivi rappresentanti a mettere in campo tutte le necessarie azioni a salvaguardia dell’economia e ad un immediato intervento socio-economico, chiaro e diretto. Un intervento in grado di salvaguardare la vita delle famiglie e di tutti i cittadini, tutelando allo stesso tempo la prosecuzione delle attività di micro, piccole e medie imprese oltre che di tutta l’occupazione. Un intervento che seppure prevedesse decisioni estreme come quelle già vissute all’inizio della pandemia garantisca ristoro vero e capacità di ripresa a lungo termine.
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