PROSEGUE SPEDITAMENTE IL PERCORSO TRACCIATO DALLA REGIONE CALABRIA NELL’AMBITO DELLA STRATEGIA NAZIONALE
DELLE AREE INTERNE (SNAI).
Si susseguono in Cittadella gli incontri tra l’Assessore regionale alle aree interne, Gianluca Gallo, ed i referenti delle aree interne calabresi, definite in maniera compiuta nei mesi passati sulla base dei “Criteri per la Selezione delle Aree Interne da sostenere nel ciclo 2021 – 2027” nazionali, dipendenti dalla classificazione dei Comuni (intermedi, periferici ed ultra-periferici), dalle dinamiche di spopolamento ed abbandono dei territori considerati; dalla presenza di un sistema identitario riconoscibile; dalla capacità e volontà di associazione riferita anche a esperienze pregresse.
Ultima e più recente riunione in ordine di tempo quella svoltasi nei giorni scorsi tra l’Assessore Gallo, il dirigente del settore aree interne, Pino Palmisani, e delegazioni del versante “Ionio-Serre” e delle aree “Sila-Presila Crotonese e Cosentina” e “Reventino-Savuto”. Presenti anche i commissari delle Asp di Catanzaro e Vibo Valentia, rispettivamente Vincenzo Spaziante e Giuseppe Giuliano, ed il direttore amministrativo dell’Asp di Crotone, Francesco Masciari.
Al centro del confronto, in particolare, le questioni legate agli interventi in ambito sociosanitario, essenziali per garantire servizi primari specie alle fasce anziane della popolazione. Inoltre, si è fatto il punto sulla necessità di una migliore organizzazione dei servizi sanitari, da raggiungere attraverso la sottoscrizione di protocolli con le Asl territorialmente competenti, nel solco della specifica programmazione predisposta al riguardo dalla Regione, ad esempio in riferimento all’ipotesi – sempre più concreta – di allestire piazzole di atterraggio per elisoccorso proprio in alcuni piccoli paesi di montagna.
“Spazio anche all’esame delle procedure da seguire per il conseguimento e la spesa dei finanziamenti di varia matrice destinati – sottolinea l’Assessore Gallo – ai territori interessati ed imprescindibili, per conseguire gli obiettivi fissati dalla Giunta regionale ed in primis dal Presidente Occhiuto, facendo leva su uno strumento in grado di contribuire a contrastare la marginalizzazione e i fenomeni di declino demografico di territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali e troppo spesso abbandonati a se stessi, da tutelare invece investendo sulla promozione e tutela della ricchezza delle comunità locali, valorizzandone le risorse naturali e culturali, creando nuovi circuiti occupazionali, arginando così l’emorragia demografica”.
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