“A rischio il comparto che interessa circa 4.000 aziende agricole operanti su 140.000 ettari di superfice agricola in Basilicata.

Se non sarà incrementato l’importo destinato per 5 anni al settore, si rischia di ridurre sino al 50% il premio previsto per i circa 4000 operatori che hanno scelto di produrre rispettando l’ambiente, come auspicato dall’Europa con il Green Deal.

Sono oltre 36 milioni di euro all’anno le risorse necessarie per soddisfare le quasi 4000 domande presentate dagli agricoltori lucani, operanti su circa 140.000 ettari di territorio interessato (circa il 28% della Sau Regionale) a fronte di una disponibilità di “soli“ 15 milioni previsti (78 milioni di euro nel quinquennio) dal CSR, approvato nella passata legislatura regionale. Oltre che confermato nel bando pubblicato il 19 Dicembre 2023 e scaduto il 30 Agosto 2024.

Non aver previsto una qualsiasi forma di “tutela” degli operatori storici nel biologico lucani, si rischia di mettere in grande difficoltà sia questi ultimi, sia i nuovi aderenti che dovranno “accontentarsi” di un premio ad ettaro. Premio che, come previsto dal bando, potrebbe ridursi sino al 50 %, ipotesi che si aggiungerà alle riduzioni introdotte dalla nuova  Pac e dall’incremento dei costi dei fitofarmaci, energetici e del carburante agricolo.

Negli ultimi 10 anni la Basilicata del biologico era diventata la quarta regione in Italia, incrementando le superfici di 8500 ettari e di 2.000 operatori. Un percorso virtuoso che ora potrebbe saltare se i “premi” ad ettaro per i cerealicoltori (40.000 Ha), olivicoltori (6600 Ha), viticoltori (1000 Ha), per coloro che producono foraggio (21.000 Ha) o gestiscono prati pascolo (28.000 Ha ) si dimezzeranno, facendo saltare tutte le previsioni di redditività, in un mercato che ancora stenta a riconoscere il giusto prezzo e che non supera il 6% di quello complessivo, nonostante sia in costante crescita.

L’Assessore all’Agricoltura Carmine Cicala auspico sappia affrontare al meglio e immediatamente una situazione che potrebbe diventare molto critica. Sono certo che potrà trovare nelle associazioni di categoria del settore il sostegno adeguato.”

 

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