Nei territori per spiegare il progetto degli Stati Uniti d’Europa e poi a Matera un grande evento per chiedere protagonismo nel Governo regionale, oltre che un sostegno per i nostri candidati in lista: Matteo Renzi, Teresa Bellanova, Antonio Rubino.
E’ stata una giornata intensa ed entusiasmante. Al mattino visita al centro ricerche più avanzato d’Europa per la fragola e i piccoli frutti di Nova Siri Genetics, accompagnati dalla Presidente Carmela Suriano, a seguire altre realtà produttive della sanità privata, dell’agricoltura, del commercio, del florovivaismo, della chimica, dell’artigianato e dei servizi avanzati nell’area tra Policoro, Scanzano, Pisticci, Montescaglioso. Dopo un giro per Matera tra aziende per terminare in una sala gremita all’Hotel del Campo, con una platea attenta e interessata a comprendere il futuro politico della nostra regione Basilicata, il prosieguo del nostro impegno in Italia Viva regionale e nazionale e le fondamenta e i principi della lista Stati Uniti d’Europa a sostegno dei candidati Renzi, Bellanova e Rubino.
Per noi la politica rimane sempre una questione di umanità, presenza, ascolto, confronto, partecipazione, visione collettiva, bene comune, programmazione, azione. A ogni livello, nella vita quotidiana e come nelle istituzioni. Il nostro è un modo di fare politica che punta a maturare un “consenso” molto più complesso, efficace e duraturo. Non esclusivamente mirato a recuperare a qualsiasi costo un “voto” utile solo a contarsi. Il consenso se non è basato su una proposta politica concreta rischia di diventare dannoso, in prospettiva, per la comunità. Questa è la “cifra umana” che caratterizza la nostra modalità di essere in politica e che spero torni a essere sempre più considerata, valorizzata, premiata. E’ l’unica strada per recuperare credibilità e fiducia da parte dei cittadini e delle cittadine, sempre più diffidenti nei confronti di chi alle parole non fa seguire le azioni utili alla collettività.
Abbiamo appena concluso una competizione per le elezioni regionali, contribuendo con Nunzia Antezza per la provincia di Matera, Mario Polese (eletto in consiglio regionale) e gli altri candidati di Italia Viva nella lista Orgoglio Lucano alla vittoria di una coalizione allargata al “centro moderato e riformista” con Bardi Presidente. In questo nuovo quadro politico con il sostegno del partito regionale e nazionale ora chiediamo, confortati dall’ottimo risultato elettorale conseguito a livello regionale, nelle due province e nelle città di Matera e Potenza, un assoluto protagonismo nel prossimo governo regionale. Dobbiamo realizzare quel programma che abbiamo costruito insieme, che vede al centro temi cruciali come sanità, giovani e lavoro. Questa rimane la base della nostra intesa.
Ringrazio il già Ministro Teresa Bellanova per aver condiviso questa posizione, per la sua continua presenza nella nostra terra, per il suo impegno politico profuso in questi anni per l’Italia a fianco del leader Matteo Renzi, in settori fondamentali per la vita del paese quali infrastrutture, agricoltura, lavoro, welfare. Oltre che anche per la nostra Basilicata, a partire dalle grandi battaglie per la Ferrovia Ferrandina-Matera, il sostegno a Matera 2019 lavorando insieme a Maria Antezza, all’epoca Senatrice.
Per il prossimo 8-9 giugno l’appello che rivolgo è quello di sostenere con forza la lista Stati Uniti d’Europa, l’unico progetto politico che punta a riformare e rafforzare l’Europa, con candidati autorevoli e riconosciuti come Renzi e Bellanova. A differenza di altri leader nazionali scesi in campo solo per la conta di partito, Renzi e Bellanova se eletti andranno realmente a rappresentare il mezzogiorno e l’Italia in Europa. Consapevoli di dover lottare per difendere anche il nostro sud contro i sovranisti e per unire le nazioni che compongono l’Europa e renderla più forte e competitiva, in un mondo sempre più complesso, in cui l’evoluzione demografica negativa dell’Europa stessa dovrà fare i conti con stati che, invece, raddoppiano la loro popolazione, ad esempio la Nigeria, o potenze mondiali come Cina, Russia, America, Indonesia, Giappone. Una Europa che oggi, dopo svariati decenni di pace, purtroppo si trova a vivere conflitti estremamente pericolosi ai propri confini.
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