di Pompeo Nuzzolo
“La delibera del servizio idrico che i comuni della provincia di Benevento, come soci, devono approvare, deve contenere le osservazioni sul Piano economico Finanziario, sia sotto l’aspetto del merito sulla scelta della struttura societaria, sia su altri aspetti. È dovere dei consigli comunali esaminare il Pef e giudicare il merito della natura della società, mista o in house.
La dirigenza regionale, non avendo frecce nell’arco, ha alterato il costo del servizio unitario. Invece di determinare il costo unitario per utente, perché solo l’utente paga il servizio, lo determina sulla popolazione della provincia alla data del 2018, in modo tale da abbassare il costo unitario ai fini del PEF e del pagamento degli utenti del 2018.
Circa 100.200 sono gli utenti del servizio, mentre i residenti della provincia, calcolati per determinare la divisione del costo del servizio per utenti, ammontano a 276.479 ovvero sulla popolazione della provincia nel 2018. Il costo è quello del bilancio 2018, cioè di 13.705.416 che, diviso per la popolazione della provincia (276.479 abitanti), dà un costo unitario di € 49,571. Il calcolo per utenti (100.200), invece, è ben maggiore, cioè 136,78.
Insomma, si utilizza il dato del futuro per aggiustare i conti del presente, al fine di dimostrare che le società miste sono più efficienti di quelle in house. Il costo dell’Altocalore serivizi è più basso del costo della GESESA. Il costo dell’Altocalore è di € 101. Il piano non è veritiero.
Il costo del servizio a pieno regime, proiettato nel futuro, è determinato in 37.779.259. Applicando una semplice proporzione. 13.705.416 : 100.200 come x : 276.479. Il risultato, moltiplicando 13.705.416 per 276.479, diviso per 100.200, dà come costo complessivo 37.779.259 ed un costo per utente di 136,6442, ancora superiore a quello dell’Altocalore che non è un esempio di efficienza.
L’Eic è competente a scegliere il tipo di azienda, ma sull’elaborazione di un piano finanziario che giustifichi la scelta. Nel caso descritto, non c’è trasparenza, ma la trasparenza è principio cardine degli atti amministrativi.”
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