L’impegno della Regione per restituire l’antica dimora alla fruibilità dei visitatori. Porte aperte dal 15 agosto.
Sarà un Ferragosto “storico”, nel segno di Federico II. A partire dal 15 agosto 2024 il castello di Lagopesole riaprirà le sue porte ai tanti visitatori che prediligono un turismo fatto di cultura, storia ed emozioni. La Regione Basilicata ha siglato un accordo di valorizzazione con il Ministero della Cultura (Direzione generale Musei – Musei e Parchi Archeologici di Melfi e Venosa) grazie al quale il sito tornerà ad essere fruibile in diverse sue aree. Mercoledì 14 agosto è prevista la consegna delle chiavi da parte della Regione all’istituto di vigilanza “Città di Potenza” che si occuperà del conteggio degli ingressi.
Voluta fortemente dal presidente Vito Bardi e formalizzata in una delibera della Giunta regionale, l’intesa esplicita la volontà della stessa Regione di collaborare attivamente per rendere accessibili e funzionali gli spazi della storica dimora: in questa prima fase gli spazi visitabili, a titolo gratuito, saranno il cortile maggiore, la cappella Palatina e il Museo dell’emigrazione lucana. Sarà disponibile anche la sala conferenze, utilizzabile per incontri, convegni ed eventi.
“La riapertura del castello di Lagopesole – sottolinea il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi – impreziosisce l’offerta turistica e culturale della Basilicata. E’ un patrimonio di inestimabile valore che andava reso fruibile dopo tre anni di chiusura. La sua importanza storica, unita alla vivacità delle attività culturali che ospita, rende il castello una destinazione imperdibile per chiunque voglia immergersi nella storia e nella cultura del territorio lucano”.
In base all’accordo stipulato, i Musei e Parchi archeologici di Melfi e Venosa si impegnano a collaborare con la Regione per valorizzare il castello, fornire le indicazioni e prescrizioni necessarie per un’idonea fruizione della dimora, procedere con il passaggio di consegna delle aree attualmente afferenti all’Agenzia del Demanio che sono in uso alla Regione, così da stipulare un nuovo atto concessorio. Non appena avranno la piena autonomia economico-finanziaria, inoltre, i Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa si impegnano a sostenere le spese per la manutenzione delle aree e per garantire servizi di varia natura (consumo di energia elettrica, fornitura idrica etc).
La Regione, dal canto suo, ha il compito di predisporre un servizio di apertura e chiusura dei luoghi per il tramite di una società di vigilanza; fornire personale, formato e dotato di abilitazione a svolgere la professione di guida turistica, per il servizio di accoglienza e assistenza culturale dei visitatori; sostenere le spese per la pulizia ordinaria dei locali.
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