Sabato 23 marzo all’Auditorium Marillac, in via Andrea D’Isernia 23, si terrà una serata dedicata all’amarcord canoro e televisivo. Alle 18:30, ci sarà la presentazione su Battisti di Antonio Tricomi intitolato “Il suo canto libero Lucio Battisti. Un’educazione sentimentale” edito da Reality Book. L’autore sarà intervistato da Ugo G. Caruso, storico dello spettacolo e fondatore del Movimento Telesaudadista sulle trasmissioni in bianco e nero.
A seguire, alle 21, lo stesso Caruso sarà protagonista della serata dal titolo “Caroselli napoletani – Napoli pubblicitaria”, un’antologia composta insieme a Lucio Montera e già presentata con successo nel 2009 a Le Grenoble di Napoli. Si tratta di una nuova edizione con il racconto teatrale dei diversi sketch dell’epoca che vedono protagonisti celebri attori napoletani.
“Caroselli Napoletani” racchiude un concentrato della comicità classica partenopea attraverso i comunicati commerciali interpretati dai suoi esponenti più illustri e popolari. Accanto ai due De Filippo, Eduardo nel suo storico carosello per Icarsan e Peppino in più vesti e per diversi prodotti, c’è Totò nell’unico carosello che riuscì ad interpretare per la Star, prima di morire nel 1967, sotto la direzione di Luciano Emmer, considerato il padre nobile del programma.
Tutto il teatro napoletano sarà rappresentato con Nino Taranto, Vittorio Caprioli, Pietro De Vico, Franco Sportelli, Aldo e Carlo Giuffré, Dolores Palumbo, Giacomo Furia, Carlo Croccolo, Gianni Cajafa. Non da meno è la rappresentativa canora con Aurelio Fierro o Massimo Ranieri, campioni della tradizione melodica, e con Renato Carosone e Gegè Di Giacomo, che seppero mescolare la canzone umoristica con il jazz e lo swing, o con Peppino Di Capri che poco dopo ibridò le arie classiche napoletane con il twist e la musica giovanile che arrivava da oltre oceano.
In scena, oltre i testimonial napoletani, si ritroveranno alcuni tra i più amati beniamini dello spettacolo, da Domenico Modugno a Lelio Luttazzi, da Philippe Leroy a Carlo Campanini, da Alighiero Noschese a Elio Pandolfi e Antonella Steni.
L’antologia, oltre a comprendere una parata di sketch, riprende i caroselli più ariosi, girati in esterni come veri e propri reportage giornalistici o film documentari, attraverso vedute panoramiche della città accompagnate dalle più popolari melodie del repertorio classico.
Ad aprire e chiudere idealmente la selezione saranno due caroselli appartenenti ad una serie realizzata nel 1966 per la Cirio da Sandro Lodolo insieme con Pino Pascali, uno degli esponenti di punta delle avanguardie artistiche degli anni ’60. Il risultato finale lo attesta sicuramente tra i caroselli più belli di sempre.
Nel corso della serata Ugo G. Caruso e Lucio Montera illustreranno il valore complessivo di un programma come “Carosello”, solitamente considerato soprattutto sotto l’aspetto nostalgico, laddove ha invece rappresentato un momento importante di rinnovamento del linguaggio, della comunicazione, della grafica, dell’animazione, insomma di ogni forma di creatività, diventando il punto di incontro tra la domanda e l’offerta in un Paese che usciva faticosamente dalle angustie del dopoguerra e necessitava di un urgente balzo in avanti rispetto alla sua arretratezza complessiva. “Carosello” è forse la più attendibile e imprescindibile testimonianza del radicale e tumultuoso cambiamento sociale, economico e di costume.
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