UN PASSO IMPORTANTE NELL’AMBITO DELLE MOLTEPLICI OPPORTUNITÀ CHE LA DIVERSIFICAZIONE E LA MULTIFUNZIONALITÀ DELL’AGRICOLTURA OFFRONO ALLE COMUNITÀ E ALLE PERSONE.

La Regione Lazio ha approvato lo standard minimo del percorso formativo per gli operatori di fattoria didattica, necessario per l’attivazione dei corsi da parte di Enti autorizzati e accreditati dalla Regione. Un lavoro di concerto delle due direzioni, agricoltura e formazione, che ha definito i moduli formativi necessari al rilascio dell’attestato: analisi del contesto di riferimento normativo, assicurativo, fiscale, sicurezza e norme igieniche (almeno 6 ore), elementi di conoscenza su ambiente, territorio, alimentazione e salute (almeno 6 ore), rapporto con il mondo della scuola e il progetto didattico (almeno 6 ore), laboratorio su percorso didattico e comunicazione (almeno 12 ore) per una durata complessiva di almeno 12 ore con verifica finale.

“È un passo importante – dichiara l’Assessora regionale all’Agricoltura, foreste, promozione della filiera e della cultura del cibo, pari opportunità Enrica Onorati – nell’ambito delle molteplici opportunità che la diversificazione e la multifunzionalità dell’agricoltura offrono alle comunità e alle persone. L’agricoltura non è più, infatti, solo produzione di prodotto ma anche offerta di servizi, che molto spesso compensano l’assenza o la carenza di politiche sociali attive. Le fattorie didattiche svolgono un ruolo strategico nella diffusione della conoscenza del patrimonio rurale, del contesto agricolo e dei suoi prodotti, e di una educazione volta al consumo responsabile e consapevole – non solo verso la propria salute personale ma anche a tutela dell’ambiente, incentivando così la diffusione e il consumo di alimenti tipici e tradizionali e di buone pratiche ambientali. Oggi questa virtuosa pratica di diversificazione dell’attività agricola vede riconosciuto un percorso chiaro e sistematizzato per la formazione dell’operatore e operatrice di fattoria didattica e ringrazio davvero le due Direzioni, la nostra agricoltura e la formazione del collega Di Berardino, per aver lavorato di concerto su un testo che semplificherà le procedure di riconoscimento formativo”.

“Diamo il giusto riconoscimento – dichiara l’Assessore regionale al Lavoro e nuovi diritti, Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione, Personale, Claudio Di Berardino – al valore educativo e formativo delle fattorie didattiche. Questi contesti, particolarmente affascinanti per i più piccoli e non solo, sono in grado di esercitare un ruolo importante per l’apprendimento in diversi settori ed è giusto che siano condotti da personale adeguatamente preparato”.

Gli imprenditori agricoli, se non già in possesso di altri titoli come laurea o diploma di perito agrario, dovranno sostenere un percorso formativo che attesti la loro preparazione in materia di progettazione, organizzazione e gestione delle varie attività, sulla salute e sicurezza degli ambienti, su conoscenze in campo alimentare e ambientale, nonché su aspetti legati strettamente alla didattica e alla comunicazione.

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