Il florovivaismo italiano rappresenta un’importante ramo del comparto agricolo, basti pensare che l’export di piante e fiori italiano vale 1 miliardo di euro, mentre la produzione nazionale costituisce il 15% della intera produzione comunitaria.
Sotto il profilo economico, tale settore esprime il 6% della intera produzione agricola nazionale, per un valore di 2,5 miliardi di euro e con 21.500 imprese operanti: 14 mila producono fiori e piante in vaso e 7.500 piante per il vivaismo.
Anche se nel periodo marzo-aprile l’aumento dei costi dell’energia, conseguenti alla situazione internazionale, ha provocato ripercussioni anche per il comparto con una flessione fino al 4% del fatturato e fino al 5% sull’export nel secondo biennio del 2022, stiamo ancora parlando di un settore straordinariamente trainante.
Ora con i fondi del Pnrr per la forestazione urbana, per i quali sono previsti circa 330 milioni di euro, e con l’apertura di un apposito bando, si apre un nuovo scenario e nuove opportunità di crescita per il comparto.
ACLI TERRA, prima e dopo il recente rinnovo del contratto di lavoro in questo comparto, ha posto all’attenzione degli amministratori locali la questione della rigenerazione urbana anche con incentivi per la realizzazione di boschi verticali nei condomini.
Questa soluzione risponde agli obiettivi della agenda 2020/30, elevando la qualità della vita urbana, non solo per effetti benefici ambientali, anche per quelli legati ad un nuovo stile influenzato dall’ambiente e non viceversa.
ACLI TERRA sostiene l’importanza dell’evoluzione del decoro urbano e ha in programma l’organizzazione di seminari online sulla realizzazione di orti domestici e boschi verticali, con la partecipazione la collaborazione di esperti.
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