“I dati divulgati da Assaeroporti sul trasporto aereo, – afferma il Presidente Nazionale di ACLI TERRA Nicola Tavoletta – in Italia sono interessanti per la interpretazione dei flussi dei lavoratori e dei turisti e quindi per ragionare su misure di sviluppo o assistenza”.

Tale tema è strategico per la filiera agroalimentare e per il Made in Italy. La questione dei trasporti aerei ha, infatti, una incidenza notevole per la movimentazione delle merci e registra un +1,7% rispetto al 2021. Dato superiore alla media degli Stati della Unione Europea.

“Inoltre rileviamo – continua il presidente Tavoletta – che gli scali medio-piccoli del Mezzogiorno e delle Isole hanno recuperato e superato i livelli del 2019, considerando quindi necessario inserirli in contesti infrastrutturali e di servizi superiori quantitativamente e qualitativamente tramite il PNRR. Se Malpensa e Fiumicino soffrono, invece il resto d’Italia è in crescita. Il ragionamento sociale, oltre che economico, è quindi quello di considerare fondamentali socialmente ed economicamente le comunicazioni aereoportuali e quindi i costi dei biglietti vanno calmierati, soprattutto da e per le isole. Tema che abbiamo già sollevato con ACLI TERRA Sicilia e Sardegna a dicembre”.

Le infrastrutture aeroportuali minori, sia per il traffico merci che per quello delle persone, rappresentano una soluzione importante, migliorando, appunto, la commercializzazione dei nostri prodotti, l’agibilità di trasferimento dei lavoratori e il flusso turistico, tre elementi focali per i comparti dell’agroalimentare e della ospitalità turistica, che vanno accompagnati come detto da un ampio investimento pubblico e privato. Non è, comunque, una questione relativa solo al Mezzogiorno, anzi vi sono scali emergenti anche nelle più piccole province del centro nord che possone essere migliorati .

È la sintesi proposta dai vertici di Acli Terra

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