MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO, ALLE 21, SI TERRÀ IL CONCERTO IN DATA UNICA DI “LAMORIVOSTRI”, UN GRUPPO COSTITUITO DA SOLE DONNE CHE PROPONGO UNA SERATA DI MUSICA AUTORIALE E POPOLARE DEL LAZIO.
Sabato 24, alle 21, e domenica 25 febbraio, alle 19, va in scena “Nevrotika vol. 4-5-6” scritto e diretto da Fabiana Fazio, che è anche in scena con Valeria Frallicciardi e Giulia Musciacco. L’assistente alla regia è Marianna Pastore, i costumi di Alessandra Gaudioso e le foto di scena di Massimiliano Ricci. La produzione è Etcetera Officine Culturali e Progetto Nevrotika.
“Nevrotika vol.4-5-6”, secondo spettacolo della nostra trilogia sulla nevrosi, pone l’attenzione sulla comunicazione e in particolare sull’aspetto relazionale della comunicazione e sulla possibilità estrema che questa diventi patologica.
“Cosa accadrebbe se l’interazione avvenisse tra più individui affetti da una qualche patologia e in relazione tra loro?”. “Cosa accadrebbe, insomma, ci chiediamo, se tre soggetti nevrotici fossero costretti dal rapporto che li lega ad interagire?”.
Un dialogo impossibile e surreale in cui l’entrare in relazione viene continuamente evitato. Colloqui solitari, soliloqui affollati e atipiche esercitazioni psico-fisiche che svelano il nostro potere autodistruttivo e la nostra capacità di provocarci disagio.
Così, durante una festa di compleanno, di cui non sembra importare niente a nessuno, tre nuove nevrosi si incontrano – scontrano mostrando tutto il proprio “non saper stare al mondo”.
“Disadattati di tutto il mondo unitevi!”. Questo l’eterno provocatorio motto della compagnia in scena.
Progetto Nevrotika, nato nel 2016 come lavoro di ricerca sui caratteri psicologici e sul tema della nevrosi, ha dato vita ad una trilogia di spettacoli: “Nevrotika vol.1-2-3” (2016), “Nevrotika vol.4-5-6” (2018) e “Nevrotika vol. 7-8-9” (2022). Il progetto si propone di attraversare, con uno sguardo ironico, tagliente ed esorcizzante, i vari aspetti della nevrosi, e di creare un vero e proprio “catalogo completo” dei disadattati. Un piccolo ironico tuffo nell’inconsapevolezza, che ci rende vittima di noi stessi, delle nostre piccole o grandi nevrosi e del tempo in cui viviamo.
Così, all’interno di un ipotetico e provocatorio corso di formazione per “rendersi la vita impossibile” (cit. P. Watzlawick), in “Nevrotika vol.1-2-3”, le la compagnia si è soffermata su tre prime nevrosi (prese ad esempio fra tante) prendendo come nucleo il soliloquio, e ritrovandoci nel bel mezzo di un presunto funerale. Mentre in “Nevrotika vol.7-8-9” le protagoniste sono tre donne affette da disturbo ossessivo-compulsivo, in dolce (ma non troppo) attesa.
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