SOVRASTA LA SCALA PRINCIPALE, POSTA CENTRALMENTE RISPETTO ALL’INGRESSO PRINCIPALE DI PALAZZO DI CITTÀ.
Stiamo parlando di un altro esemplare geolocalizzato dei “Pesci”, opera realizzata dalla fertile mano di Marco Mazzei, artista pescarese poliedrico e capace di spaziare tra la sua particolare vocazione a creare la “sorpresa contemplativa” e il design moderno. I suoi precedenti “specchi d’arte” sono infatti già famosi in tutto il mondo.
L’opera è stata scoperta questa mattina alla presenza dell’autore, del sindaco di Pescara Carlo Masci e dell’architetto Ester Zazzero, responsabile dell’Ufficio per la tutela del Fiume e del Mare presso l’amministrazione adriatica. L’installazione – realizzata secondo le antiche tradizioni di lavorazione dei metalli – oltre a essere un elemento di miglioramento estetico della scalinata dell’edificio comunale, anche grazie alla stupenda colorazione che richiama l’argento ossidato, tra l’altro colloca Pescara in un circuito internazionale dove ciò è già avvenuto; una sorta di viaggio poetico e senza fine quello di Mazzei in numerosi paesi, un’installazione Site Specific a livello globale già presente in circa 30 località del pianeta. Altre installazioni, dopo Copenaghen e Pescara, sono previste in Sud America e Nord Europa.
<Lo scopo – ha detto Mazzei questa mattina – è la diffusione delle sculture ispirate ai pesci in giro per il mondo, anche usufruendo dei gemellaggi tra i paesi che ospiteranno l’installazione. Ogni scultura viene realizzata in alluminio sbalzato a mano, ha misure di metri 2 per 0,5 circa e viene realizzata se possibile anche direttamente in loco). La volontà è di iniziare e continuare un lungo viaggio che porti i “pesci” a colonizzare i territori attraversati dal Fiume Pescara, così come già avviato in altri luoghi del nostro pianeta per creare quindi una mappa che diventi un percorso sia fisico che virtuale per il mondo. I punti di installazione sono geolocalizzati e saranno utili anche a porre l’attenzione su emergenze ambientali, eventi storici, bellezze naturali o chissà cos’altro potrà emergere da confronto con la gente>.
In genere i pesci, ha inoltre precisato l’autore, rappresentano il superamento di tutti gli ostacoli, la vittoria sulle sofferenze e il raggiungimento della liberazione, seguendo l’analogia dei pesci che nuotano liberi nell’acqua. Il numero di sculture nel mondo, in continua evoluzione, diventa un filo conduttore, una sorta di gemellaggio che mette in connessione posti lontani che forse mai sarebbero entrati in contatto. Ne consegue che la scultura diventi un mezzo per ragionare sull’arte, sui luoghi, sulla natura.
<Come amministrazione – ha affermato il sindaco Masci – abbiamo accolto con piacere questa iniziativa e non solo per la bellezza decorativa di questo manufatto, che certamente arricchisce l’ingresso della nostra sede civica. Cliccando sul codice QR inserito nella targa, presente nelle vicinanze dell’opera di Mazzei, avremo un’incredibile sensazione di unione tra popoli e luoghi, che ci daranno il senso della fratellanza e della connessione imprescindibile che c’è tra tutti gli esseri umani, la natura, il nostro pianeta. E poi Pescara è una città di mare e l’associazione è praticamente istantanea>.
Dunque il significato dell’iniziativa è fin troppo chiaro: siamo uniti, in un “unico” che è il pianeta su cui viviamo e che dobbiamo mantenere pulito e abitabile come faremmo con la nostra casa.
Lo stesso Mazzei questa mattina ha inteso sottolineare i timori legati ai cambiamenti climatici, <visto che gli oceani stanno diventando sempre più caldi, l’ossigeno nei mari sta diminuendo, spingendo molte specie di pesci a vivere fuori dall’acqua.
I pesci – ha concluso – stanchi di vivere nelle acque sempre più inospitali, partono per la montagna per cercare gli antichi oceani. Quelli in cui nuotavano i loro avi>.”
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