L’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha partecipato la scorsa settimana a Bruxelles alla riunione della Commissione Risorse naturali (Nat) del Comitato europeo delle Regioni (CdR).

“Dopo l’intervento del presidente Karsten Uno Petersen e la sua relazione di fine mandato – ha affermato l’assessore Caputo su Facebook – si è aperto il dibattito in aula e ho colto l’occasione per mettere in evidenza il ruolo che il mio Parere sul risk management ha avuto nella lettura delle reali esigenze dell’agricoltura europea. Un Parere che ha avuto il merito di prevedere le proteste che hanno coinvolto l’Europa agricola all’inizio di questo anno: il 31 gennaio, proprio mentre si approvava il Parere, i trattori erano in strada a Bruxelles”.

“Nel corso del mio intervento – ha aggiunto l’assessore – ho sostenuto che il ruolo del Comitato europeo delle Regioni deve essere sempre più centrale e prioritario per la Commissione europea al fine di poter definire una linea politico-strategico dell’Ue che tenga conto dei territori, di cui il Comitato è la principale espressione in Europa; pertanto bisognerà lavorare affinché i Pareri approvati al Comitato diventino parte integrante dei Dossier delle altre istituzioni, laddove oggi sono non vincolanti”.

“Nel corso della sessione – ha proseguito l’assessore Caputo – si è discusso anche del Parere, di cui è stato relatore il collega Thibaut Guignard, relativo alla programmazione Leader post 2027 e al contributo dello sviluppo locale di tipo partecipativo potrebbe offrire per una migliore realizzazione della Visione a lungo termine per le zone rurali dell’Ue”.

“Un Parere – ha affermato l’assessore – che ho condiviso nell’impalcatura generale e sul quale ho ritenuto di dover proporre emendamenti, in cui ho posto l’accento sulla necessità, piuttosto che di creare un nuovo Fondo, di lavorare su un modello di sviluppo locale di tipo partecipativo (Clld) per i 27 Stati membri dopo il 2027 basato sui principi di Leader, identificando il Feasr, che già ha promosso l’approccio Leader, come fondo di riferimento ed applicando il principio del ‘ring fencing’: il nuovo modello sarebbe applicabile ad ogni tipo di zona geografica, a prescindere dal grado di urbanizzazione. Inoltre, il meccanismo di compartimentazione (ring fencing) esteso anche ai fondi Fesr, Fse+, Jtf e Feampa garantirebbe che una parte delle risorse sia riservata agli interventi per le zone più vulnerabili, ossia quelle rurali, periurbane, montane, insulari e frontaliere”.

“Per il raggiungimento degli obiettivi su esposti – ha concluso l’assessore Nicola Caputo – ho proposto di rendere stabile la rete dei Gruppi di azione locale (Gal) sia per territorializzazione che per organizzazione gestionale, superando il meccanismo attuale che vede, per ogni periodo di programmazione, la selezione dei Gal e delle Strategie di sviluppo locale. Quest’ultime potrebbero essere, ai fini dell’approvazione, oggetto di negoziato fra le Autorità di Gestione dei vari fondi coinvolti ed i Gal”.

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