“Desidero ringraziare la Regione Calabria, il suo presidente Occhiuto, il dirigente regionale della Protezione civile Costarella e il consulente Miozzo per avere accolto la proposta del governo nazionale di tenere il terzo Raduno italiano e primo del Mezzogiorno qui in Calabria.
Abbiamo messo assieme cinque regioni per un momento di confronto, analisi e spirito comunitario. Tutto ciò è importante per rinsaldare il nostro sistema. E oggi sono davvero felice di tornare a Roma per dire che in questi due giorni ci avete consegnato un’immagine nuova e diversa del Volontariato di Protezione civile e di questo sono grato a voi”.
È quanto ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, concludendo oggi in Calabria il terzo Raduno interregionale del Volontariato di Protezione civile del Mezzogiorno d’Italia.
Un’iniziativa che ha visto la partecipazione di circa 500 operatori in rappresentanza delle Regioni Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
All’evento, promosso e organizzato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile – in collaborazione con la Regione Calabria -, che si è tenuto per due giorni presso l’Auditorium dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, sono intervenuti anche il Capo Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Presenti anche il consulente della Presidenza, Agostino Miozzo e il dirigente generale della Protezione civile regionale, Domenico Costarella.
“Credo che la Calabria – ha aggiunto il ministro Musumeci – si sia confermata in prima linea soprattutto nella lotta agli incendi boschivi. L’uso di droni sia come prevenzione, di cui oggi c’è più bisogno rispetto al passato, che come deterrente, diventa un esempio che va imitato nel resto d’Italia. Il nostro apprezzamento, unito a quello del capo dipartimento Ciciliano, va a questa esperienza apripista”.
Il Raduno ha offerto la possibilità di un confronto proficuo sulle esperienze e sui principali aspetti del Volontariato regionale che costituisce, è stato rimarcato, una risorsa organizzata, coordinata e tempestiva per garantire la migliore risposta possibile in caso di emergenze e affrontare le sfide legate della Protezione civile nei territori.
“Il ritorno qui – ha affermato il Capo Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano – è testimoniato dal fatto che siamo vicini alla Regione Calabria e al mondo del Volontariato. Oggi festeggiamo un momento in cui sono previsti anche momenti operativi. Le attività di prevenzione e di preparazione dei sistemi di Protezione civile sono fondamentali per la cura delle comunità e noi siamo inoltre favorevoli alla sinergia tra Regioni, volontari e Paesi in ambito internazionale. La riforma della Protezione civile in Calabria è una cosa molto importante, sicuramente un passo importante di rinnovamento. Il Dipartimento nazionale è con la Regione Calabria e le altre regioni in questo percorso di sinergia”.
“La Protezione civile regionale – ha invece sottolineato il presidente della Regione Calabria Occhiuto – pochissimo potrebbe fare senza l’apporto dei volontari e delle associazioni che si occupano di questo settore. Il Capo Dipartimento nazionale ha ricordato quanto ne sia diventato difficile il reclutamento. Per questo la mia Giunta ha disposto finanziamenti per contributi e mezzi. Le associazioni devono essere messe nelle condizioni di essere performanti, avendo risorse, strumenti e attrezzature a disposizione. Un lavoro che faccia sentire davvero i volontari come angeli del fango”.
“La Protezione civile della Calabria – ha aggiunto il presidente Occhiuto -, anche grazie agli sforzi dell’ottimo direttore generale Costarella si è ritagliata uno spazio di grande autorevolezza nella Protezione civile nazionale. Non è la prima volta che ha riconoscimenti importanti.
Quella di oggi è un’altra occasione straordinaria per la Calabria perché dimostra che i nostri sistemi di Protezione civile sono molto apprezzati a livello nazionale”.
Nella prima giornata dell’evento si sono tenute una serie di tavole rotonde su diversi temi tra cui: il sistema di Protezione civile tra operatività e responsabilità; il ruolo del volontariato nella prevenzione e gestione dei grandi rischi naturali e antropici; i profili di responsabilità nella gestione dell’emergenza; le esperienze territoriali con i rappresentanti delle regioni del mezzogiorno.
La giornata di domenica è stata invece caratterizzata da attività di formazione su temi inerenti alla logistica e la pianificazione di Protezione civile.
L’evento ha inoltre offerto spunti interessanti riguardanti le nuove tecnologie e gli strumenti di emergenza. A tal riguardo è stata illustrata l’operazione “Tolleranza Zero”, ideata e messa in campo dalla Regione Calabria allo scopo di arginare gli incendi e monitorare il territorio attraverso l’utilizzo dei droni. Una buona pratica che la Protezione civile nazionale vuole diffondere anche nelle altre Regioni Italiane.
“Non è capitato spesso negli ultimi decenni – ha concluso Occhiuto – che la Calabria sia stata segnalata per una buona pratica. Se ne parlava come di una Regione incapace di buone pratiche. Siamo felici perché questo sistema dei droni, sul quale abbiamo investito molto impegno, anche grazie all’apporto dei carabinieri forestali è diventato un sistema di monitoraggio del territorio molto apprezzato in Italia e in Europa. Questo sistema diventerà patrimonio di tutta la Protezione civile italiana, per cui altre regioni replicheranno quanto fatto in Calabria. Ciò ci inorgoglisce e ci conforta nelle scelte che abbiamo fatto, a cominciare da quelle che riguardano la direzione della Protezione civile regionale”.
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