Un’opera imponente, per esplorare la tensione tra primitivo e computazionale, esposta durante la principale fiera d’arte contemporanea in Italia.

Un’opera grande, quasi imponente, che sembra assorbire completamente lo spettatore, facendolo piombare in una dimensione dove spazio e tempo si fondono. Dall’1 al 3 novembre le RAW INSCRIPTIONS di Matteo Mauro saranno esposte ad Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, che si terrà presso l’Oval Lingotto di Torino.

A presentare Matteo Mauro presso la Main Section di Artissima sarà Ida Pisani con la sua Prometeo Gallery, proponendo un confronto tra alcune delle sue opere pittoriche su tela di questa serie ed altre realizzate su lastre di alluminio.

Il lavoro esposto, infatti, fa parte dell’omonima serie di opere realizzate da Matteo Mauro, apprezzato artista contemporaneo, tra i massimi esponenti italiani di arte generativa a livello mondiale. Le RAW INSCRIPTIONS esplorano la tensione tra primitivo e computazionale, attraverso segni ancestrali incisi su piastre di alluminio spazzolato. In queste opere, non rifinite e nude, l’artista manifesta l’evoluzione del suo linguaggio generativo, spogliando la forma di ogni fregio per lasciare solo l’essenza del gesto. La progressione numerica delle opere (INSCRIPTION #001, #002, …) testimonia un viaggio concettuale in continua evoluzione, dove il significato risiede nella ricerca, non nella perfezione estetica.

La serie Raw Inscriptions rappresenta il frutto di anni di ricerca e costituisce, ad oggi, il culmine del percorso creativo di Matteo Mauro, con la quale realizza un’evoluzione del linguaggio delle Micromegalic Inscriptions attraverso un profondo processo di introspezione nel campo dell’arte generativa.  Con questo ciclo, l’artista esplora la tensione tra primitivo e computazionale, attraverso segni ancestrali incisi su piastre di alluminio spazzolato.

Il termine RAW descrive l’essenza di queste opere: nude, incompiute, grezze, intime, caratterizzate da una qualità scabra e non pittorica, lontana da ogni forma di artificio. INSCRIPTIONS richiama un impulso primordiale e universale a lasciare una traccia del nostro passaggio, attraverso il gesto del pigmento su materiali durevoli, incidendo segni ancestrali che, in questa serie, si manifestano in un dialogo con la nostra era digitale.

“Nelle mie creazioni, ho sempre cercato di unire la potenza della tradizione artistica con la spinta verso l’innovazione digitale. – Spiega Matteo Mauro – Credo che il dovere di ogni artista sia la continua ricerca di qualcosa di nuovo. Questo non vuol certo dire dimenticare o rinnegare il passato, ma prenderne il meglio e lasciarlo entrare in qualcosa di nuovo. Il nostro sguardo deve essere sempre rivolto al futuro, all’inesplorato, ma anche all’inaspettato. La banalità, infatti, può uccidere l’anima. Oggi essere qui ad Artissima per me significa molto, significa sentire che sempre più persone comprendono cosa voglio trasmettere con la mia arte, e lo condividono”.

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