L’Udc-Benevento esprime piena solidarietà, al presidente del Centro di Aiuto alla Vita (Cav) Carlo Principe, per la drammatica decisione dell’Azienda Ospedaliera “San Pio” di non rinnovare la convenzione per il servizio di assistenza sociale svolto dai volontari dell’associazione presso il reparto di Interruzione Volontaria della Gravidanza (IVG).
Questa grave ed immotivata decisione assunta dalla dirigenza del nosocomio sannita, oltre a svilire fortemente le attività di volontariato, che costituiscono una forza imprescindibile nelle attività socio-sanitarie, vanno a ledere, in particolar modo, le colonne basilari su cui poggia tutto l’edificio della Dottrina Sociale della Chiesa che rappresentano la dignità della persona umana, il bene comune, la sussidiarietà e la solidarietà.
Inoltre l’attività che svolgono i volontari del Centro di Aiuto alla Vita al San Pio è pienamente coerente ed in linea sussidiaria con i dettami della legge 194 del 1978 che all’art.1 recita tra l’altro: ”Lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.”
Alla luce di quanto denunciato dal Presidente Carlo Principe e coerentemente con i valori cristiani e sociali a cui si ispira l’azione politica dell’UdC, invitiamo il Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento, Maria Morgante a rivedere le scelte dell’Azienda e a rinnovare con estrema urgenza la convenzione con il Centro di Aiuto alla Vita onde consentire ai volontari del CAV di poter continuare a svolgere le attività sociali a sostegno delle fasce più deboli ed esposte della popolazione e soprattutto delle donne, che nel corso degli anni hanno trovato quel sostegno morale e spesso anche economico, per venire fuori da situazioni tragiche e drammatiche come l’aborto, una pratica che segna l’esistenza umana per tutta la vita.
Questa dolorosa vicenda, sotto l’aspetto morale conferma, altresì, il degrado sociale in cui la società si sta avviluppando, dove l’indifferenza, l’egoismo, la prepotenza e la violenza stanno modificando radicalmente i valori etici e cristiani su cui si basa la convivenza civile, sempre più spesso, con l’assenso narcotizzato di tanti pseudo-cattolici, che militano in formazioni politiche, i cui valori fondativi sono spesso in contrasto se non addirittura antitetici, a quelli del Cristianesimo indicati dalla Dottrina Sociale.
L’UdC pertanto, boccia con estrema fermezza i censurabili comportamenti messi in atto dai dirigenti dell’Azienda San Pio per il mancato rinnovo della Convenzione con il Centro di Aiuto alla Vita. Conferma all’opinione pubblica che monitorerà l’incresciosa vicenda, fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di agibilità del CAV, che dovrà essere messo nelle condizioni di operare con dignità e rispetto nei luoghi deputati a svolgere le proprie funzioni socio-assistenziali a sostegno delle mamme che hanno bisogno di aiuto, appoggi e conforto.
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