“Orari disumani, stipendi da fame, nessuna sicurezza, nessuna garanzia salariale o tutela contrattuale per i lavoratori stagionali”.

Non usa mezzi termini il Presidente Nazionale del Sindacato CLAS, (Confederazione dei Lavoratori Associati in Sindacato), Davide Favero, che parla del fenomeno del precariato dei lavoratori stagionali. Un lavoro a mezza strada tra grigio e nero, una piaga che si espande senza freni e controlli, in prevalenza sommerso.

I lavori stagionali sono da decenni la giungla della precarietà e dello sfruttamento dei lavoratori nel nostro Paese. Ci sono persone che sfruttate lo sono per contratto, regolarmente assunte e pagate poco più di 5 € all’ora. Attività e mansioni che offrono agli oltre 572 mila lavoratori stagionali contratti a termine, stage, lavoro a chiamata, interinale, voucher, prestazioni occasionali, socio di cooperativa e quant’altro con orari disumani, stipendi da fame, nessuna sicurezza, nessuna garanzia salariale o tutela contrattuale e previdenziale. E’ necessario intervenire – conclude Favero – con una riforma di legge al fine di garantire migliori condizioni del lavoro e del salario per tutti i lavoratori e lavoratrici, non si fanno più sconti sulla dignità dei lavoratori di tutta Italia”.

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