di Nicola Tavoletta*
Il 2 maggio del 1868 Papa Pio IX, con il breve pontificio “Dum filii Belial”, approva lo statuto della Società della gioventù cattolica italiana, quella che poi diventerà l’Azione Cattolica Italiana.
L’Azione Cattolica è ancora attuale, partecipata, sente una forte missione, si riconosce in essa un importante numero di donne e uomini impegnati.
Questa attualità vi è perché esiste la Chiesa, che è riferimento e Maestra. La domanda è, invece, come mai sono stati sostanzialmente resi effimeri tutti gli altri movimenti identitari giovanili. Da sinistra a destra, di ogni altra estrazione culturale, ideale o spirituale.
Non è un problema di mancanza di ideali, perché in giro ancora ci sono. Neanche di disinteresse giovanile, perché al massimo mancherebbero gli stimoli o l’animazione, ma non mi sembra.
La risposta è più semplice: dal 1992, da trent’anni, vi è stata una scientifica strategia della distruzione delle organizzazioni strutturate dei partiti. Ciò anche con la scusa dei costi della politica o cavalcando le insicurezze e la rabbia.
Questa cosa ha comportato la fine di una scuola e dei maestri. Dove andranno gli studenti senza scuola e maestri?
Non sono loro disinteressati, ma siamo stati noi ad avergli tolto gli esempi e i luoghi del confronto.
ACLI TERRA lavorerà anche per dare voce agli esempi ed offrire i luoghi del confronto ai giovani.
*Presidente Nazionale ACLI TERRA
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