NELLA PROVINCIA DI MATERA NON C’È ALCUN COMUNE GUIDATO DA UNA DONNA MENTRE NELLA PROVINCIA DI POTENZA LA PERCENTUALE DI SINDACHE SI ATTESTA AL 18 PER CENTO.

E’ il dato più eclatante emerso dall’indagine conoscitiva “Le quote di genere nei Comuni lucani” condotta dalla Consigliera di Parità effettiva della Regione Basilicata, Ivana Enrica Pipponzi, presentato oggi a Potenza, nel palazzo sede della Provincia.
Il rapporto, per meglio evidenziare gli effetti della Legge Delrio, suddivide i Comuni tra quelli con popolazione fino a 3.000 mila abitanti e quelli con popolazione superiore a 3.000 abitanti, per i quali è operativo il dettato normativo secondo cui nelle giunte dei Comuni con più di 3 mila abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento.
Con riferimento alla composizione delle Giunte comunali l’indagine ha riguardato l’intera Regione con dati disaggregati per provincia e per numero di abitanti dei Comuni. Emerge una fotografia che vede un 40,21% di donne in Giunta su base regionale: il 39,08% in Provincia di Potenza ed il 43,43% in Provincia di Matera. Il dato regionale, disaggregato tra Comuni, evidenzia per quelli fino a 3.000 abitanti il 35,59% mentre per quelli al di sopra il 44,17%. Il dato a livello Provinciale ricalca sostanzialmente quello regionale con una maggiore presenza delle donne in Giunta nei Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti.
E’ stato elaborato anche il dato riferito al genere dei Presidenti del consigli comunali. L’analisi fa emergere un dato medio regionale di presenza di donne elette nei consigli comunali che si aggira intorno al 30%, dato confermato sia in Provincia di Potenza che in quella di Matera. Nei comuni al di sotto dei 3.000 abitanti il dato regionale è una presenza femminile in Consiglio comunale del 29,38% mentre per i Comuni con più di 3.000 abitanti la presenza in consiglio di donne elette è pari al 34,93%.
“I dati – ha commentato la Consigliera Pipponzi – dimostrano che la rappresentanza di genere viene rispettata solo in presenza di una Legge che la impone prevedendo le quote. ll cammino verso la parità è ancora lungo. L’auspicio è che questo lavoro possa costituire un’azione positiva volta a sensibilizzare l’opinione pubblica e far finalmente comprendere l’importanza della rappresentanza femminile e delle quote di genere, non tanto quale obbligo normativo per vincere il divario, ma quale approdo per fruire della necessaria ottica di genere nell’amministrazione della cosa pubblica”. “Occorre interrogarsi sulle cause reali che si frappongono tra la politica e le istituzioni, sui motivi concreti che allontanano le donne dall’impegno politico. Occorre pensare a strumenti di conciliazione che favoriscano la partecipazione delle donne al lavoro così come per la partecipazione delle donne alla politica. E’ tempo di un cambio di rotta. Non si tratta di far bilanciare numeri e proporzioni: si tratta di riconoscere i meriti e le qualità. E queste caratteristiche non hanno colori – ha aggiunto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi”.

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