Da gennaio a dicembre 2021 sono stati acquistati 5,9 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli, il 3% in meno rispetto all’anno precedente, con una contrazione in valore del 2%, passando da 12 miliardi a 11,8 miliardi di euro dovuto anche a un lieve incremento dell’1% del prezzo medio.
Lo rivela un’analisi dell’Osservatorio di mercato di Cso Italy, che ha messo in risalto come i volumi di frutta acquistati si siano fermati a 3 milioni di tonnellate (-4%), per un ammanco di quasi 112 mila tonnellate.
Contrazione del 3% anche per gli ortaggi, con 2,8 milioni di tonnellate e una variazione rispetto al 2020 di 80 mila tonnellate. Quanto al prezzo medio, se per la frutta si è mantenuto in linea con quello del 2020 ovvero sopra la media del triennio precedente, per gli ortaggi, invece, si registra una crescita del 3%.
Secondo l’Osservatorio, ogni famiglia ha acquistato 229 kg di prodotti, quasi 7 kg in meno. In contrazione del 2% quindi anche la spesa passata da 466 euro a famiglia a 458 euro del 2021.
“Questi dati ci possono rappresentare due aspetti – ha dichiarato il presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta – Il primo è che il 2020, l’anno delle maggiori restrizioni domestiche, ci ha fatto concentrare su regimi alimentari probabilmente più dietetici; poi che abbiamo la necessità di tornare ad una promozione di tali prodotti, non legandoli tanto al beneficio quanto al gusto.
ACLI TERRA, infatti, in tutti gli incontri in programma proporrà un tema: quello della scelta del prodotto per gusto e creatività, quindi impegnando i consumatori in uno stile più sofisticato, anche nella semplicità e nella economicità. Ciò lo faremo – conclude Tavoletta – con testimonial inediti, a partire già da questo mese”.
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