CENTO GIOVANI (16-30) SI FORMERANNO SU ATTIVISMO GIOVANILE PER LO SVILUPPO LOCALE, PROCESSI PARTECIPATIVI SEGUENDO IL MODELLO DEL COMMUNITY MANAGEMENT.

I giovani del progetto ARCO Petruro: “La capacità di immaginare una vita diversa da quella dei propri genitori, avere aspirazioni. Imparare a guardare la luna e non il dito. Sarebbe la base per iniziare a costruire qualcosa di concreto”

A Petruro Irpino è partito in streaming il progetto ARCO Erasmus + che consente a 100 giovani di formarsi su attivismo giovanile per lo sviluppo locale seguendo il modello del Community Management con paesi, associazioni e amministrazioni pubbliche di cinque regioni italiane: Sardegna (Seneghe), Campania (Petruro Irpino), Lazio (Genzano), Piemonte (Condove) e Puglia (Tiggiano). Per i venti giovani, irpini, che hanno aderito alla sfida della Rete di Economia Civile “Consorzio Sale della Terra” e dal Comune di Petruro Irpino, uno dei Piccoli Comuni Welcome della Rete Sale della Terra, in osservanza alle misure anti-Covid 19, le attività formative, arrivate già al terzo incontro, sono a pieno regime anche via web, ciò a dimostrazione del grande entusiasmo di chi ha accolto la sfida. Una gioia partecipativa che li ha premiati già nelle prime azioni progettuali, quando, nella campagna di comunicazione congiunta con gli altri ragazzi italiani è stato scelto il loro slogan; quella “parola d’ordine” che ha commosso tutti i partners di ARCO: “La capacità di immaginare una vita diversa da quella dei propri genitori, avere aspirazioni. Imparare a guardare la luna e non il dito. Sarebbe la base per iniziare a costruire qualcosa di concreto”

Il progetto “ARCO-Giovani Community Managers per l’attivazione delle comunità rurali”, promosso da Associazione Interculturale Nur e Sardarch, approvato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani e finanziato dal Programma Erasmus+, ha origine in Sardegna, dove si sta sperimentando già da un anno la figura del Community Manager come attivatore di processi e di potenziale inespresso nei piccoli paesi a rischio spopolamento. L’obiettivo sarà quello di favorire collaborazione tra l’amministrazione pubblica e un’associazione giovanile già attiva sul territorio con l’intento di coinvolgere i giovani in attività formative e sperimentali sul campo, secondo il modello del Community Manager. Con i primi momenti di interfaccia con i colleghi delle altre regioni italiane i giovani del progetto ARCO di Petruro stanno già movendo i primi passi nell’ambizioso programma. Dinamiche, sono, le attività del gruppo comunicazione che cura l’informazione progettuale dei singoli partner sui canali social e web nazionali. Altrettanto operoso è il lavoro svolto in merito ad alcune ricerche informative/formative sugli obiettivi di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite) e la centralità della cittadinanza attiva che consentirà ai giovani di fare proprio il principio di “sovranità popolare” sancito nell’articolo 1 della Costituzione Italiana. La cittadinanza attiva forma competenze che portano al cosiddetto “empowerment” sociale e individuale. L’impianto e le linee programmatiche del progetto, sono frutto delle diverse e specifiche competenze dei partner (accoglienza di persone richiedenti asilo nei piccoli paesi – Consorzio Sale della Terra; gestione condivisa dei beni comuni – Associazione Bramate; percorsi di partecipazione e rigenerazione degli spazi – Associazione Coppula Tisa; animazione territoriale e gestione degli spazi verdi – Gruppo scout Agesci Condove 1; reti territoriali su turismo e produttività – Associazione Terras; partecipazione e coprogettazione giovanile – NUR; Community Management – Sardarch) si lavorerà sullo scambio di competenze ed alla strutturazione di forme di collaborazione tra amministrazioni comunali e giovani Community Managers. Quindi, il progetto formerà i giovani (16-30 anni) sulla tematica specifica e fornirà loro competenze in ambito di sviluppo locale, processi partecipativi e metodologia per l’attivazione di comunità. Il percorso formativo sarà preceduto da una fase di ricerca sulla partecipazione giovanile e sulle possibilità di collaborazione ente pubblico – giovani e seguito dalla pianificazione e realizzazioni di azioni locali e due incontri nazionali per lo scambio delle buone prassi locali e la valutazione congiunta dei risultati raggiunti. ARCO rappresenta la volontà di dimostrare il ruolo che i giovani possono avere all’interno delle politiche di sviluppo delle aree rurali, con l’obiettivo che essi siano inseriti in maniera strutturale nelle fasi di partecipazione e co-progettazione attraverso politiche mirate al miglioramento della loro capacità di intervento. Fanno parte del progetto ARCO Petruro Irpino: Ettore Zarrella, Tommaso Troisi, Claudio Masci, Emiliano Russo, Alessandro Desiderio, Diana Sabatino, Federico Bruno, Sofia Lombardi, (di Petruro); Felice Carpenito (Montefusco); Alessia Iommazzo, Margherita Iommazzo, Giusy Ferrara, Pasquale Iommazzo (Torrioni); Isodoro Lepore, Andrea Di Lorenzo (Tufo); Elena Serenelli (Chianche); Roberta Porcaro, Sara Caruso e Benedetta Genito (Altavilla Irpina).

 

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