In certe circostanze l’arte ci aiuta a trovare un coinvolgimento culturale come tempo di pandemia da Covid-19. Ci pensa il M° Francesco Guadagnuolo che sta affrontando in prima linea, con l’arte, questa epidemia mettendosi vicino alla gente per un bisogno morale e istruttivo.
Mentre i Musei e Gallerie d’arte sono chiusi, Guadagnuolo cerca di dare un bisogno educante attraverso l’arte. L’ultima opera che ha realizzato: “ITALIA MIA – I colori della paura”, si tratta di un pannello orizzontale dov’è visibile un’Italia poggiata ipoteticamente su un letto ospedaliero in attesa di cure. Le Regioni sono suddivise da tre colori: giallo, arancione e rosso per distinguere l’Italia al rischio contagio in base a 21 parametri di riferimento messe in atto dal Governo.
Questa terra l’Italia, è stata territorio di guerre storiche, scontri ideologici-culturali, oggi luogo di pandemia, questo ci conduce ad una meditazione sul passato e sul tempo attuale, assumendo anche altri aspetti in un periodo in cui l’esistenza risulta sconvolta. Infatti, attorno all’Italia il diffuso ormai Covid-19 con gli stessi colori di cui è stata suddivisa Regione per Regione. L’atmosfera che sprigiona l’opera è di una certa energia, perché il ‘motore’ che muove la pandemia sono le particelle sferiche SarsCoV2 che amplificano i contagi, sembrano atomi che girano dando movimento e dinamicità alla composizione pittorica. Sappiamo che i colori: giallo, arancione e rosso sono colori caldi diversi dai freddi e suscitano ottimismo, in questo caso invece intrepretano il rischio contagio.
Dunque una riflessione che ci deve guidare anche a gestire meglio le nuove sfide che potranno arrivare. Quando usciremo dalla pandemia Covid-19, dovremo impegnarci dal punto di vista economico, morale e culturale con tutte le nostre forze con più umanità alla rinascita della nostra Nazione.
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