UNIMPRESA IRPINIA SANNIO MICROIMPRESE – L’ormai famoso bonus edilizio del 110% potrebbe andare addirittura contro il settore edilizio, almeno da un mese è sicuramente così.
E’ vero che molte imprese sono subissate da richieste di preventivi di cittadini e condomini in cerca di interlocutori per sfruttare il bonus agevolativo che renderebbe nullo il costo dei lavori, ma al momento senza decreti attuatutivi tutti sono fermi e le imprese stanno investendo molto delle proprie risorse solo sulla realizzazione dei preventivi.
Nell’attesa il malato muore, e così il comparto e tutto l’indotto si avviamo alla disfatta finale, Il governo in questo modo ha trasformato il più forte degli incentivi in edilizia nel più violento boomerang del comparto. Il Decreto che ha introdotto la nuova norma manca della sua conversione in legge e dei decreti attuativi non c’è traccia, senza considerare gli innumerevoli emendamenti che affollano l’iter della legge definitiva di conversione.
I nostri iscritti del settore lamentano il fermo dei cantieri che erano già in corso e la sostanziale impossibilità di avviarne di nuovi. La questione che riguarda la Certificazione energetica è uno tasselli fondanti della norma e per scalare almeno due classi non è cosa facile e scontata, a lavori eseguiti. Pertanto molti ben disposti committenti stanno riflettendo sulle conseguenze di una facile previsione progettuale e il rischio di poter trovarsi nella condizione di dover mettere mano alla tasca in caso contrario. Ultima questione che viene posta all’attenzione è quella di svantaggiare di molte tutte le micro imprese che non avendo grandi dotazioni finanziarie non potranno accedere alle opportunità date alle medie e grandi aziende. Anche le compagnie delle utilities o i soggetti finanziari sembrerebbe che preferiscano queste ultime e non è difficile comprenderne il motivo.
I soggetti terzi, come banche, assicurazioni, utilities di contro sono restie ad acquistare i crediti, sia pur economicamente interessate, almeno fino a quanto il Governo non gli garantirà la estraneità alla eventuale restituzione del credito nel caso venga dichiarato non fruibile.
Soltanto un mera attività di attesa delle disposizioni obiettivamente non basta, è a rischio un’intera economia e con essa il Paese.
Il Presidente
Libero Sica
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