Inzivados alla riscossa ma stavolta sono stati incastrati. Ripresi dalle videocamere nascoste mentre abbandonano rifiuti lungo le arterie cittadine. L’opera di prevenzione e contrasto, adottata dalla Unità Operativa Tutela Ambientale della Polizia Municipale, con l’installazione periodica di alcune telecamere nascoste in zone sensibili della città, continua a produrre risultati. I dispositivi, infatti, hanno registrato inequivocabili fotogrammi di cittadini colti mentre abbandonano rifiuti di ogni genere.
Nonostante l’emergenza epidemiologica non sia ancora cessata è bastata la riapertura delle prime attività commerciali per registrare l’aumento esponenziale degli abbandoni di rifiuti speciali lungo le strade delle città. L’analisi delle immagini e le attività di accertamento condotta dalla Polizia Giudiziaria del Reparto Ambientale, con registrazioni diurne e notturne, su alcune postazioni nei quartieri di Miano e Ponticelli, hanno consentito di individuare alcuni dei molti responsabili degli abbandoni di rifiuti. Sono stati immortalati dalle fotocamere sia privati cittadini che, incivilmente, si liberavano dei rifiuti domestici, sia fantomatici e improvvisati imprenditori dello smaltimento dei rifiuti intenti ad abbandonare rifiuti speciali provenienti da attività industriali.
Sono 10 le violazioni accertate dalle telecamere negli ultimi tre giorni. Due i veicoli sottoposti a sequestro e altrettanti i responsabili denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti e abbandono su suolo pubblico. Sono stati inoltre elevati decine di verbali, ciascuno per una sanzione amministrativa di 500 Euro, ai cittadini che hanno conferito irregolarmente rifiuti urbani.
Inerti, scarti di demolizioni, sfalci di potature di giardino di aziende agricole, materiale da risulta di attività edilizia, ingombranti, imballaggi in carta cartone e plastica. Questo il materiale abbandonato. Il titolare di una delle ditte individuate, sorpresa per ben due volte nella stessa giornata a scaricare l’intero carico del cassone composto di scarti di edilizia di macerie ingombranti e suppellettili varie nel quartiere di Ponticelli, ha il domicilio fiscale nel limitrofo Comune di Portici, ed è qui che gli Agenti della Polizia Locale di Napoli lo raggiungevano per procedere al sequestro dl veicolo e deferirlo innanzi all’Autorità Giudiziaria per i reati previsti e puniti dal Testo Unico sull’Ambiente. L’indagato veniva inoltre accompagnato dove abusivamente aveva sversato il materiale per consentirgli, a proprie spese, di ripristinare lo stato dei luoghi e di mettere in sicurezza l’area.
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