QUATTORDICI INTERVENTI PER RECUPERARE COMPLESSI DI ELEVATO VALORE STORICO ED ARCHITETTONICO, SITI DI GRANDE SIGNIFICATO CULTURALE E RILEVANZA NAZIONALE IN STATO DI ABBANDONO O BISOGNOSI DI RADICALI AZIONI DI RESTAURO, IN GRAN PARTE INSERITI IN CONTESTI URBANI.
Questo è l’obiettivo del potenziamento del Piano strategico grandi attrattori culturali, che rafforza il sistema delle grandi infrastrutture culturali nazionali con investimenti per 1,46 miliardi di euro.
Otto interventi sono localizzati in alcune delle principali città metropolitane italiane e prevedono la realizzazione di progetti dove la cultura è alla base di processi di rigenerazione urbana.
Si tratta del recupero del Porto Vecchio di Trieste (40 milioni di euro), delle riqualificazioni urbanistiche di Bari (75 milioni di euro), Palermo (33 milioni di euro), Napoli (100 milioni di euro) e Reggio Calabria con il Museo del Mare di Zaha Hadid (53 milioni di euro), delle realizzazioni delle biblioteche di Torino (100 milioni di euro) e Milano (101,574 milioni di euro) e del recupero dello stadio “Artemio Franchi” di Firenze (95 milioni di euro).
Quattro interventi riguardano il patrimonio culturale già esistente, con investimenti per il rilancio del sistema museale romano (105,9 milioni di euro), la valorizzazione del sistema difensivo dei forti di Genova (69,97 milioni di euro), il recupero della fortezza portuale di Trapani (27 milioni di euro), il completamento della riqualificazione di spazi in uso alla Biennale di Venezia: Arsenale, Giardini, Palazzo del Cinema, Sala Darsena e Sala Perla al Lido (169,556 milioni di euro).
Due interventi, infine, puntano sugli aspetti paesaggistici. Da un lato si interviene su un contesto territoriale unico come il Delta del fiume Po (55 milioni di euro), rilanciando una delle aree naturalistiche più importanti d’Italia, e dall’altro si investe sulla mobilità dolce (435 milioni di euro), proseguendo sulla strada dell’impiego dei treni storici e dei cammini per riscoprire le bellezze e i caratteri originali del territorio italiano.
Commenti recenti