Ambiente, natura e sperimentazione. L’arte come impegno anche nel sociale e il dialogo costante anche con chi rappresentava artisticamente la sua naturale antitesi. Napoli celebra i 100 anni dalla nascita di Joseph Beuys, l’artista tedesco che amava Napoli e l’Italia.
Artista complesso, controverso, radicale, carismatico e visionario, tanto da essere definito “artista-sciamano”, fortemente convinto di poter salvare la società ammalata dal capitalismo con la forza rivoluzionaria dell’arte.
Fu un attivista durante tutta la sua vita, impegnato nella difesa della Natura, che fu per lui fonte permanente d’ispirazione: Joseph Beuys nasce a Krefeld, in Germania, il 12 maggio 1921.
A cento anni dalla sua nascita Casa Morra d’intesa con il Goethe-Institut Neapel omaggia Joseph Beuys, con la mostra Beuys e Napoli a cura di Giuseppe Morra, proponendo un principio di riflessione sull’eredità culturale dei transiti dell’artista tedesco a Napoli e in Italia tra il 1971 e il 1985.
Nel suo lavoro la performance si definisce come un ritorno al rituale mitico, una sorta dì forma culturale di cura psichica e di esorcismo.
Negli anni Cinquanta la sua fama crebbe fino allo scandalo, consacrandolo come artista fondamentale della cultura della ricostruzione nella Germania del dopoguerra.
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